sabato 22 dicembre 2012
la storia della fotografia...
in questi 10 giorni abbiamo studiato la storia della fotografia... come molti anni fa si creavano le foto e i vari tipi di modalità e di macchinari che venivano usati...
la cosa che mi ha impressionato di più e stato il video del treno, e il prof ci ha raccontato che la prima volta che è stato riprodotto al cinema le persone nella sala sono fuggite tutte perché avevano paura che il treno arrivasse addosso... noi di questi tempi può fare ridere la cosa ma mettendosi nei loro panni credo che mi sarei spaventato anche io.
venerdì 7 dicembre 2012
Forostenopeico
In questa esperienza abbiamo creato, con l'utilizzo di una scatola di biscotti d'alluminio una fotografia.
Precedentemente sul coperchio della scatola abbiamo creato un foro del diametro di uno stuzzica denti e abbiamo colorato l'interno di essa totalmente di nero. Pio siamo andati in camera oscura dove abbiamo inserito un foglio di carta fotosensibile all'interno della scatola dalla parte opposta al foro. In seguito abbiamo posizionato il foro verso il soggetto che si vuole fotografare e abbiamo scoperto il foro per circa 2 min. poi abbiamo ricoperto il foro e siamo tornati in camera oscura per sviluppare la foto.
L'immagine risulta un negativo, perché le parti scure emanano meno luce e quindii sali d'argento si scuriscono meno e contrario. In seguito abbiamo posizionato il negativo, dalla parte sulla quale è impressa l'immagine, su un altro foglio fotosensibile vergine ed abbiamo acceso la luce per un certo tempo di esposizione.
Dopo aver sviluppato abbiamo ottenuto l'immagine in positivo perché le parti che nel negativo che sono chiare, lasciano passare più luce, diventano scure nel positivo e inversamente.
Precedentemente sul coperchio della scatola abbiamo creato un foro del diametro di uno stuzzica denti e abbiamo colorato l'interno di essa totalmente di nero. Pio siamo andati in camera oscura dove abbiamo inserito un foglio di carta fotosensibile all'interno della scatola dalla parte opposta al foro. In seguito abbiamo posizionato il foro verso il soggetto che si vuole fotografare e abbiamo scoperto il foro per circa 2 min. poi abbiamo ricoperto il foro e siamo tornati in camera oscura per sviluppare la foto.
L'immagine risulta un negativo, perché le parti scure emanano meno luce e quindii sali d'argento si scuriscono meno e contrario. In seguito abbiamo posizionato il negativo, dalla parte sulla quale è impressa l'immagine, su un altro foglio fotosensibile vergine ed abbiamo acceso la luce per un certo tempo di esposizione.
Dopo aver sviluppato abbiamo ottenuto l'immagine in positivo perché le parti che nel negativo che sono chiare, lasciano passare più luce, diventano scure nel positivo e inversamente.
sabato 1 dicembre 2012
Sotto il terremoto...
Il giorno lunedì 26-11-12 siamo andati a visitare una mostra a Suzzara sulle opere che sono state salvate dalle chiese pericolanti... http://www.premiosuzzara.it/
RINGRAZIAMO PER LE FOTO:
Giacomo Rosa
La camera oscura portatile...
In questa esperienza abbiamo costruito una camera oscura portatile con l'utilizzo di: una scatola di scarpe, un paio di forbici, un taglierino, del colore acrilico nero, un pennello, un foglio di carta da lucido e una lente di vetro.
Per iniziare abbiamo tagliato un estremità, abbastanza ristretta, della scatola poi, lasciando per un momento in disparte le parti tagliate abbiamo colorato con il colore nero l'interno della scatola. Il nero infatti evita la riflessione dei raggi di luce che entrano all'interno della scatola, poi abbiamo creato un foro di diametro di circa 2 cm. sulla estremità opposta della scatola.
dopo che si è asciugato il tutto abbiamo creato con le piccole parti tagliate un carrello che scorre all'iterno della scatola e su di esso abbiamo posizionato della carta da lucido, dopo aver posizionato una lente davanti al foro, su questo carrello si può intravedere un'immagine capovolta e invertita del soggetto inquadrato.Questo lavoro mi ha fatto capire che si può costruire anche una macchina fotografica usando oggetti quotidiani usando il principio principio ottico su cui si basa la fotografia.
Per iniziare abbiamo tagliato un estremità, abbastanza ristretta, della scatola poi, lasciando per un momento in disparte le parti tagliate abbiamo colorato con il colore nero l'interno della scatola. Il nero infatti evita la riflessione dei raggi di luce che entrano all'interno della scatola, poi abbiamo creato un foro di diametro di circa 2 cm. sulla estremità opposta della scatola.
dopo che si è asciugato il tutto abbiamo creato con le piccole parti tagliate un carrello che scorre all'iterno della scatola e su di esso abbiamo posizionato della carta da lucido, dopo aver posizionato una lente davanti al foro, su questo carrello si può intravedere un'immagine capovolta e invertita del soggetto inquadrato.Questo lavoro mi ha fatto capire che si può costruire anche una macchina fotografica usando oggetti quotidiani usando il principio principio ottico su cui si basa la fotografia.
venerdì 23 novembre 2012
Fotogramma
Per
questa esperienza abbiamo usato: carta fotosensibile, oggetti d'uso
quotidiano, una lampada sviluppo, arresto, fissaggio e acqua.
Questa
immagine è stata creata appoggiando degli oggetti (nel mio caso:
auricolari,moneta (da 0,50 euro), un dado e una pila) sulla
superficie della carta fotosensibile all'interno della camera oscura
e dopo aver posizionato gli oggetti si accende la luce per far
annerire i sali d'argento( noi abbiamo tenuto la luce accesa per
1sec.) poi si inserisce la carta all'interno dello sviluppo che fa
scurire quasi istantaneamente i sali.
In
questo modo si può facilmente vedere che dove sono situati gli
oggetti i sali non sono stati colpiti dalla luce, poi si passa il
foglio nell'arresto e poi nel fissaggio che scioglie i sali d'argento
nella parte on colpita dalla luce e impedisce quindi il loro
annerimento nel futuro. ed infine il fotogramma viene risciacquato
sotto l'acqua corrente per togliere ogni traccia di liquido.
Ed
ecco delle immagini del backstage:
lunedì 19 novembre 2012
chimigramma
Lunedì 12-11-12 con la mia
classe abbiamo creato delle immagini con una modalità molto strana e curiosa:
il “chimigramma”. Per realizzarlo ci siamo serviti di: carta fotografica
(composta da carta sali d'argento e gelatina per proteggerla), 3 tipi di
liquidi (fissaggio, sviluppo e arresto)
Per realizzare un chimigramma
si possono utilizzare 2 modi: intingere la mano o un oggetto spugnoso
all'interno dello sviluppo (liquido che accellera l'annerimento dei sali
d'argento perché i sali presenti sulla carta con la presenza di luce si
scuriscono (quindi metaforicamente può essere inteso come luce liquida)) poi
posarla sopra la carta fotosensibile aspettare qualche secondo poi toglierlo ed
immergere la carta nell'arresto che congela temporaneamente l' annerimento del
sale e poi immergere un'altra volta la carta nel fissaggio che eliminerà i sali
d'argento non bagnati dallo sviluppo lasciando quindi la forma dell'oggetto nera
su uno sfondo bianco.
Se si vuole invece creare un
immagine bianca su sfondo nero si deve riprodurre il procedimento partendo dal
fissaggio, (quindi intingere l'oggetto al suo intero e poi posarlo sulla carta.
in questo modo i sali d'argento bagnati dal fissaggio saranno eliminati e
quindi rimane solo carta e dopo aver inserito la carta nello sviluppo si
ottiene l'immagine bianca su uno sfondo nero ).
Nei miei chimigrammi ho
rappresentato usando prima il fissaggio la mia mano bianca su sfondo nero(1) e
usando prima lo sviluppo un disegno fatto con il pennello intinto nell'liquido(2).
sabato 10 novembre 2012
Videoclip
'Il mio nome è mai più'
Ho scelto questa canzone per far capire ciò che accade in guerra e mandare un messaggio a tutti perché capiscano che la guerra fa male e coinvolge anche persone innocenti...
SIGNIFICATO
Questa canzone parla della guerra e usa come soggetto un soldato che vuole arruolarsi in aviazione per aiutare la sua gente e fare qualcosa di importante per essere ricordato nella storia presto però capisce che è una cosa orrenda e crudele. Ho deciso di inserire immagini di stragi di guerra bombardamenti e cadaveri di innocenti bambini per far capire che ciò che la guerra è veramente...
MONTAGGIO
Inserendo immagini fredde non ho applicato transizioni in modo di animarle, ho fatto questo per trasmettere anche con le immagini ferme, prive di vita quel sentimento di morte che una guerra produce in alcuni casi, ho invece creato degli effetti visivi per esaltare le immagini crude...
venerdì 9 novembre 2012
Light painting
STOP MOTION
Questo è il video che abbiamo creato io e i miei compagni di classe in collaborazione con il nostro grande prof. Erico Manfredini... grazie mille...
Ed ècco a voi le immagini del backstage...
sabato 3 novembre 2012
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